Il Project Management Institute ha comunicato che l’ultima data utile per sostenere l’esame con l’attuale impostazione è stata posticipata al 31 dicembre 2020. Vengono quindi concessi ulteriori sei mesi di tempo, rispetto al previsto, a chi desidera conquistare la certificazione PMP, la certificazione in gestione progetti più ambita a livello internazionale.
Dal 2 gennaio 2021 infatti l’esame subirà modifiche radicali che interesseranno i domini di conoscenza necessari per la sua preparazione. Dal 100% di domande dedicate alla metodologia predittiva il contenuto dell’esame passerà infatti a 50% Project Management Predittivo e 50% Agile Project Management.
Questo cambiamento è un punto di arrivo scontato, dopo le modifiche introdotte dal PMI alla sesta ed ultima edizione del PMBoK®, che ha visto l’inserimento di una sezione dedicata alla gestione progetti Agile.
La scelta di ampliare le metodologie oggetto della certificazione ha conseguenze importanti:
- l’ambito delle conoscenze necessarie a superare il test inevitabilmente si amplia rendendo più onerosa la preparazione dell’esame
- i 5 gruppi di processi del project management predittivo (avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo, chiusura) vengono sostituiti da tre nuove aree di conoscenza più ampie, denominate Persone, Processi, Ambiente di business, a sottolineare il fatto che il focus dell’esame passa da aspetti prevalentemente tecnici a temi più ampi, legati all’organizzazione nel suo complesso
Saltare la scadenza del 31 dicembre 2020 significa quindi rimandare di almeno un anno la possibilità di preparare correttamente l’esame, perché modifiche di questa portata comportano necessariamente ritardi nell’aggiornamento delle risorse formative, dovuto anche alle incognite che il nuovo esame porterà con se.
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